Nel caso Morosini, dopo la conferma dei periti, arriva quella del giudice per le indagini preliminari.
“Caotica, inefficace e incrongrua” assistenza medica prestata al calciatore del Livorno.
“Sei minuti di follia”.
“Secondo la superperizia [il defibrillatore] avrebbe potuto salvare il calciatore”.
“Ogni medico è chiamato a detenere….il valore insostituibile del defibrillatore”
“il valore cruciale [del defibrillatore] nell’influenzare le chance di sopravvivenza della vittima”
“[il medico del 118] ha i maggiori profili di censurabilità comportamentale in quanto avrebbe dovuto assumere il ruolo di leader nei soccorsi”.
In sintesi
- Il defibrillatore ANDAVA usato e forse, proprio in questo caso, avrebbe potuto fare la differenza vista che la patologia di Morosini era proprio una di quelle per cui il defibrillatore può fare la differenza tra vita e morte
- I medici del Pescara e del Livorno hanno si una responsabilità in quanto medici ma la responsabilità principale è del medico del 118 che avrebbe dovuto assumere le redini dell’evento, mandare tutti via e fare quello che andava fatto