In un arresto cardiaco basta chiamare il 118?

blsdAll’ultimo corso BLSD mi hanno fatto una domanda interessante. Ma a che serve questo corso? Tanto se io non so fare nulla, chiamo il 118 e poi ho finito.

La mia risposta è che se chiamate il 118 per un presunto arresto cardiaco, la telefonata non finisce con la vostra semplice comunicazione dell’evento ma l’operatore del 118 è addestrato a guidarvi nella procedura di BLS nell’attesa che arrivino i soccorsi avanzati.

Una prima dimostrazioni di questo fatto è un evento di oggi in cui un figlio ha salvato la madre proprio facendole il massaggio cardiaco sotto istruzioni dell’infermiere della centrale 118.

L’altro è un video con la registrazione della comunicazione tra la centrale operativa 118 e un prete che ha chiamato per chiedere soccorso per una ragazza in probabile arresto cardiaco.

Notate inoltre l’inizio della telefonata riguardo ai piedi in alto e al fatto che loro stiano già massaggiando e di come l’operatore li fermi e poi gli faccia fare esattamente la sequenza BLS per laici.

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Ora, io mi chiedo, è vero che ve lo spiega poi l’operatore ma non sarebbe il caso di arrivarci preparati all’eventualità di essere testimoni ad un evento del genere? Eppure bastano solo 8 ore a insegnare un buon BLS. Pensateci la prossima volta che vi capita la possibilità di partecipare a uno di questi corsi.

Registrazione durante un arresto cardiaco

HerzschmerzenMercoledì 22 ottobre 2008 a Capoliveri (Isola d’Elba) , sono da poco passate le 20, la quiete che avvolge gli ultimi turisti della stagione ospiti del Campeggio Tallinucci di Lacona in cerca di relax, è spezzata dalle grida e il pianto di una bambina tedesca che corre lungo il viale cercando disperatamente aiuto. Solo pochi attimi prima stava tranquillamente cenando nel suo appartamento insieme al papà e alla giovane mamma Erika, quando questa si è improvvisamente accasciata a terra priva di sensi.

Michele Tallinuci, che in quel momento è in casa con il resto della famiglia, si precipita fuori e va incontro alla bambina per capire cosa sta accadendo, “Help Me, Help Me” ripete con gli occhi gonfi di lacrime, indicando l’appartamento nel quale è ospite insieme con i genitori per una breve vacanze sull’isola.

Michele senza esitare corre verso l’appartamento e al suo interno trova la giovane donna distesa sul pavimento e il marito inginocchiato al suo fianco che tenta inutilmente di farla respirare scuotendola. Il corpo della giovane mamma non da alcun segno di vita, il volto è pallido, le labbra di un colorito viola… segni inequivocabili. Michele capisce subito la gravità della situazione, si precipita fuori e ordina al suo personale di allertare il 118 e corre più veloce possibile verso la reception.

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