Linee guida per la formazione degli operatori DAE in Abruzzo

leggiFinalmente anche la regione Abruzzo he emanato le sue “Linee guida per la formazione e autorizzazione all’impiego del defibrillatore semiautomatico esterno”.

Infatti sullo speciale n. 41 dell’11 Aprile scorso, il commissario ad Acta ha deliberato di approvare il documento di cui sopra.

Tra le novità attese, la definizione delle strutture da cui si può ricevere un attestato valido in Abruzzo per la qualifica di esecutore BLSD e l’istituzione dell’istruttore BLSD della regione Abruzzo.

In particolare, gli enti che potranno erogare corsi sono i singoli responsabili della CO 118 della regione Abruzzo e i “provider” o centri di formazione accreditati.

Il decreto stesso fornisce inoltre le linee guida relativamente alle richieste e alle responsabilità dei singoli provider.

Ora, non resta che aspettare l’accreditamente dei singoli soggetti che potranno erogare questi corsi di formazione sul territorio regionale. Sicuramente ci saremo anche noi? :-)

Pubblicate le nuove linee guida sulla fibrillazione atriale

Sono state appena pubblicate le nuove linee guida sul trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale che aggiornano quelle emanate nel 2006.

Quattro le novità più significative:

  • l’adozione dello score CHA2DS2-VASc, che consente un calcolo del rischio trombo-embolico in maniera più precisa del vecchio CHADS score.
  • ridimensionamento del ruolo dell’aspirina, riconosciuta come uno strumento assai ‘spuntato’ nel ridurre il rischio di ictus in corso di fibrillazione atriale.
  • introduzione di tre nuovi anticoagulanti orali, il dabigatran, il rivaroxaban e l’apixaban
  • maggior peso all’impiego dell’ablazione a radiofrequenze come trattamento della fibrillazione atriale.

La NUOVA rete di emergenza abruzzese

E’ appena uscito sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo il decreto del commissario sulla rete dell’emergenza-urgenza abruzzese che ha come obiettivo quello di definire le iniziative e gli interventi necessari per la riorganizzazione della rete di emergenza e urganza nella regione Abruzzo al fine di ottimizzare le risorse e migliorare l’erogazione dei servizi sanitari sul territorio. Trovate l’intero documento qui.

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Morosini: medici indagati per mancato utilizzo del defibrillatore

Come volevasi dimostrare. Lentamente ma la giustizia fa il suo corso anche nel caso della morte del calciatore Morosini avvenuta durante la partita di calcio Pescara – Livorno a causa di una malformazione congenita e la cui gestione del soccorso ha lasciato il sottoscritto e molti altri a dir poco basiti.

Per quella morte, forse inevitabile, ma sicuramente mal gestita a livello di protocolli di emergenza, sono ora indagati tre medici proprio a causa del mancato utilizzo del defibrillatore.

Sono cose già dette ma dopo aver sentito in varie sedi, addirittura di lezioni universitarie di medicina dove si sente affermare che il DAE non serviva perchè “TANTO ERA MORTO”, sentire dicevo il perito ingaggiato dal p.m. dichiarare che: “la cardiomiopatia aritmiogena si era manifestata con una «fibrillazione ventricolare», concludendo che il defibrillatore andava assolutamente usato”, beh mi fa ancora più rabbia perchè ho usato tante volte il defibrillatore in casi in cui non serviva, dopo magari oltre dieci minuti dall’arresto e invece li, dove serviva, dove sarebbe potuto essere stato applicato dopo meno di un minuto, mi fa solo tanta rabbia.

E pensare che era li, a disposizione. Ce n’erano tre. Addirittura uno sembra anche acceso. Bastava attaccare le placche e sentire il suo responso. Magari sentire un “scarica non necessaria, continuare con la rianimazione cardio-polmonare”. Ma magari anche no.

Indagine sulle reti di emergenza in commissione Sanità del Senato, la situazione in Abruzzo

Il 13 aprile scorso si è conclusa, con un’audizione in commissione Sanità in Senato un’indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza e urgenza che ha coinvolto con interrogazioni e questionari tutto il sistema sanitario nazionale compreso quello abruzzese.

Ed è proprio sui dati relativi alla nostra realtà regionale che voglio discutere in quanto, nelle conclusione del documento in oggetto, la nostra regione viene spesso citata e quasi sempre dandone una fotografia veramente negativa.

Nel prosieguo indico con il testo italico brani tratti direttamente dal documento in oggetto.

Partiamo dall’acquisizione dei dati. In Abruzzo, su 4 centrali operative 118 solo 3 hanno compilato il questionario ministeriale, mi piacerebbe proprio sapere qual’è quella centrale che non ha compilato un documento cosi importante. Anche relativamente ai pronti soccorsi, chiamati in gergo DEA (dipartimento di emergenza e accettazione), su un totale di 14 solo 10 hanno risposto ai questi del ministero.

Ma comunque siamo nella media, le notizie pessime devono ancora venire.

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Sperimentazione per le compressioni toraciche a Milano

Dopo aver introdotto la sperimentazione, nelle ambulanze di base, dell’ECG, ora la centrale 118 di Milano introduce la sperimentazione del LUCAS, un sistema meccanico per eseguire automaticamente le compressioni toraciche esterne

Lucas-Sistema-per-le-compressioni-toraciche-esterneC’è chi lo trova utile, chi depersonalizzante, chi dice che farà perdere ancora più tempo e cosi via. Io sono del parere che può essere utile in particolari condizioni. Una è sicuramente il caso in cui i soccorritori sono in numero ridotto e quindi avere un ausilio automatico che fa le veci di un soccorritore non può che essere un vantaggio.

L’altro caso sono situazioni particolarmente gravi in pazienti giovani. Infatti, una delle cose statisticamente peggiori nella rianimazione cardiopolmonare è l’interruzione delle compressioni toraciche esterne tant’è che anche le nuove linee guida, introducendo il massaggio durante la carica del defibrillatore, lo confermano .

Ora, è vero che teoricamente il paziente non si muove finchè è stabile ma, è gia capitato che, con pazienti molto giovani in arresto cardiocircolatori, il medico decida, dopo 30/40 minuti di rianimazione non efficace e con defibrillatore che ancora scarica, di trasportare lo stesso il paziente al pronto soccorso.

In questi casi è praticamente impossibile eseguire delle compressioni toraciche efficaci durante il barellamento, il caricamento, a meno di non usare manovre, magari anche belle a vedersi ;-) ma che mettono sicuramente in pericolo il soccorritore e la squadra

e soprattutto durante il trasporto dove, al massimo, puoi reggerti con una mano e massaggiare con l’altra.

Quindi io questo strumento lo vedo molto bene impegnato in queste situazioni. Finchè si è in situ si esegue il BLSD “umano”, se si decide per vari motivi, sotto la responsabilita’ del medico del 118, che il paziente va trasportato anche se è in arresto, allora si prende questo strumento, si attacca e via verso il pronto soccorso.

Ecco un video sull’utilizzo di questo strumento.

Immagine anteprima YouTube

Voi che ne pensate?