…in Europa, una persona è colpita da arresto cardiaco improvviso.
Noi siamo un gruppo di medici, infermieri e istruttori addestrati e crediamo che la prima risposta a questo problema sia TU.
Nel 70% dei casi infatti l’arresto cardiaco avviene in presenza di testimoni, ma la maggior parte dei cittadini italiani, la maggior parte di NOI, non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare.
E’ dimostrato infatti che se i testimoni di un arresto cardiaco iniziassero la rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo dell’ambulanza le possibilità di sopravvivenza della vittima aumenterebbero di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.
Questo perchè, già dopo quattro minuti dall’arresto cardiaco il cervello inizia a morire mentre i tempi medi di arrivo di un’ambulanza in ambito urbano sono dagli 8 ai 10 minuti ad arrivare.
Questo significa che 100.000 persone all’anno che potevano salvarsi, non si salvano perchè NOI non facciamo nulla.
Nell’arresto cardiaco improvviso, se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno ci potrà salvare.
Vuoi conoscere come aiutarci a salvare un familiare? Un amico? O un perfetto sconosciuto?