Iniziamo con una serie di articoli dedicati al mondo dei presidi di emergenza presenti in ambulanza, partendo dalla barella autocaricante che vedete qui sotto senza la presenza del materassino superiore su cui viene posto il paziente.
La barella autocaricante e’ ovviamente una barella provvista di gambe retrattili e di ruote piroettanti ed e’ utilizzata esclusivamente per il caricamento del paziente sull’ambulanza. Va quindi esclusivamente usata sul piano stradale e dunque, ad esempio, dall’ingresso dell’abitazione del paziente fino all’ambulanza.
Essa non va assolutamente usata per trasportare il paziente su lunghi tratti, scale e su percorsi disagevoli in quanto non assicura sufficiente sicurezza di trasporto del paziente.
Le procedure da attuare con la barella autocaricante sono sostanzialmente
- l’abbattimento a terra della barella senza paziente,
- il posizionamento del paziente sulla barella,
- il sollevamento della barella con paziente a bordo,
- il carico della barella con paziente sull’ambulanza,
- la discesa della barella con paziente dall’ambulanza.
L’abbattimento a terra della barella, di solito in carico all’autista dell’ambulanza prevede l’avvicinamento della barella al paziente compatibilmente con i vincoli sopra citati quindi, ad esempio, nel caso di un intervento in una abitazione, la barella sarà posizionata in un punto prossimo all’uscita dell’edificio stando attenti a permettere un’agevole uscita del paziente trasportato dagli altri elementi della squadra. La barella non va quindi piazzata, in questo caso, immediatamente di fronte alla porta di uscita ma, adesempio, lateralmente o poco più avanti.
L’abbattimento vero e proprio ossia la chiusura delle ruote e il posizionamento a terra della barella dipende dal tipo di barella e, in funzione di questa, può essere eseguita agevolmente da due soccorritori o da uno solo. In ambo i casi l’abbattimento avviene agendo sulle leve di controllo gambe poste dal lato dove si troveranno i piedi del paziente.
L’abbattimento ad un singolo soccorritore prevede che la barella venga alzata dal lato piedi e posta con il lato testa a terra. Quindi si provvede allo sblocco dei piedi anteriori utilizzando la leva di destra. In questo modo è possibile accompagnare lentamente la testa della barella a terra. Una volta fatto questo si provvede ad agire sulla leva di sinistra che sblocca i piedi posteriori permettendo di adagiare la barella completamente a terra.
Il soccorritore provvede quindi a sganciare il bracciolo laterale di sicurezza dal lato in cui si presuppone verrà fatto adagiare il paziente, sbloccherà le cighie di sicurezza e le adagierà a terra onde evitare che possano finire sotto il paziente quando sarà fatto salire sulla barella. Infine si provvederà a rimovere da sopra la barella eventuali telini, coperte e altro.
Il caricamento del paziente sulla barella a terra prevede che i soccorritori posizionino il paziente di fianco alla barella, dal lato in cui la spondina laterale è stata aperta. Indi il paziente verrà traslato sulla barella unitamente agli eventuali presidi a cui il paziente è attaccato (ossigeno, saturimentro, etc..).
Viene quindi alzata la sponda di sicurezza laterale, vengono collegate le cinghie attorno alla vita e al torace del paziente e ove necessario, alzato lo schienale per permettere una più comoda posizione del paziente o alzata la parte posteriore della barella nel caso di paziente in shock ipovolemico. Si posizionano inoltre sul paziente eventuali teli o coperte ove necessario.
A questo punto la barella con paziente a bordo è pronta per essere sollevata. Due soccorritori si pongono in testa e ai piedi della barella e afferrano i corrimani con le mani avendo cura di afferrrare la barella con i palmi delle mani rivolte verso l’alto, i piedi uniti e le mani all’esterno dei piedi. Guardandosi l’uno con l’altro si effettua un conteggio fino a tre e, al tre, si alza la barella nel modo più lineare possibile.
E’ importantissimo, durante il sollevamento di questa barella e di tutte le altre, tenere una corretta posizione schiena/piedi da parte dei soccorritori per evitare sollecitazioni eccessive sulla colonna vertebrale che potrebbe portare a problematiche quali lombosciatalgie, ernie e altro. La barella va quindi alzata facendo leva sui piedi, polpacci e sui bicipidi femorali e facendo attenzione affinchè la schiena sia ben tesa e quanto più possibile verticale al terreno. La posizione è sostanzialmente quella tenuta durante l’esercizio ginnico con bilancere denominato squat.
L’unica variante possibile è nella posizione gambe e mani che può essere come nella foto sopra o con le gambe all’interno e le mani all’esterno. Questa scelta è personale è varia da soccorritore a soccorritore.
La barella viene quindi sospinta dai due soccorritori ed allineata con la piattaforma di carico presente sull’ambulanza. Il soccorritore ai piedi spinge la barella verso la piattaforma mentre il soccorritore alla testa si assicura del corretto allineamento della barella e, una volta che le ruote davanti hanno fatto presa sulla piattaforma, aiuta la salita della barella salendo sull’ambulanza e tirando leggermente a se la testa della barella.
Il soccorritore ai piedi, una volta che si è assicurato che le ruote anteriori hanno fatto presa sulla piattaforma utilizzando la leva di destra sblocca le ruote anteriori che quindi, colpendo sulla piattaforma, si ritraggono sotto la barella. Il soccorritore ai piedi prosegue spingendo la barella sulla piattaforma finchè non si rende conto che anche i piedi posteriori stanno per toccare la piattaforma. Prima che ciò avvenga, utilizzando la leva di sinistra, sblocca i piedi posteriori aumentando la forza con cui trattiene la barella in quanto, dopo lo sblocco dei piedi posteriori, tutto il peso della sezione non ancora ancorata alla piattaforma andrà a gravare sulle sue mani. Nel momento in cui le gambe posteriori della barella, sbloccate andranno a cozzare contro la piattaforma, si ritireranno permettendo al soccorritore di completare il posizionamento della barella sulla piattaforma.
Al fine di mettere in sicurezza la barella, il soccorritore alza una leva presente sulla piattaforma che andrà a bloccare, tramite un fermo, la barella impedendo che eventuali accellerazioni e decellerazioni dell’ambulanza possano farla muovere.
Una volta giunti al presidio ospedaliero, la discesa della barella con paziente a bordo avviente in questo modo. Vengono aperte ambedue le porte posteriori dell’ambulanza. Viene rimosso il fermo sulla piattaforma che blocca la barella.
Un soccorritore, ai piedi della barella, inizia a tirare facendo attenzione in quanto, in questo momento, tutto il peso della barella grava sulle sue mani. Come i piedi posteriori vengono liberati dalla piattaforma, cadono a terra bloccandosi. Continuando a tirare anche i piedi anteriori cadono a terra e vanno a bloccarsi. Per maggiore sicurezza, un secondo soccorritore eventualmente a lato della barella, con un piede, blocca leggermente le ruote anteriori, assicurandosi dell’effettivo blocco dei piedi.
Il primo soccorritore puo’ eventualmente aiutare tale manovra premendo la barella verso il basso e quindi alzando lievemente la parte anteriore.
A questo punto il paziente viene portato all’interno del presidio ospedaliero per le cure del caso